Pagine dalla letteratura teosofica

Pagine dalla letteratura teosofica

"La Dottrina Segreta – Cosmogenesi vol. III” di H.P. Blavatsky, pp. 159-160 (Edizioni Teosofiche Italiane, 2010). Pubblicato sulla Rivista Italiana di Teosofia di novembre-dicembre 2022.

"Così la scienza induttiva, nei rami dell’astronomia, della fisica e della chimica, mentre avanza timidamente alla conquista dei segreti della Natura nei loro effetti finali sul nostro piano terrestre, ritorna al tempo di Anassagora e dei Caldei nelle scoperte a) dell’origine del nostro mondo fenomenico, e b) dei metodi di formazione dei corpi che compongono l’Universo. E siccome, per le loro ipotesi cosmogoniche hanno dovuto ritornare alle credenze dei primi filosofi e ai loro sistemi – sistemi che, riguardo alla Materia primitiva, alle sue proprietà e leggi, erano basati su una Dottrina Segreta universale – non abbiamo forse ragione di sperare che non è lontano il giorno in cui la scienza apprezzerà la Sapienza degli antichi più di quanto abbia fatto finora?

La Filosofia occulta potrebbe senza dubbio imparare dalla scienza moderna; ma questa, dal suo canto, dovrebbe giovarsi degli insegnamenti antichi in più d’un caso, e specialmente in cosmogonia. Per esempio, potrebbe imparare il significato mistico, alchemico e trascendente delle tante sostanze imponderabili che riempiono lo spazio interplanetario e che, interpenetrandosi a vicenda, sono la causa diretta, all’estremo inferiore, della produzione dei fenomeni naturali che si manifestano nella cosiddetta vibrazione. La conoscenza della natura reale e non ipotetica dell’Etere, o piuttosto dell’Akasha, ed altri misteri; insomma, è la sola che possa condurre alla conoscenza delle Forze. Si tratta di quella Sostanza, contro la quale la scuola materialista si ribella con tanto furore, specie in Francia e che, nondimeno, la scienza esatta dovrà ammettere. Non si può ignorarla senza correre il rischio di abbattere i pilastri del Tempio della Scienza, come un moderno Sansone, e di restare sepolti sotto le sue rovine.

Le teorie che non ammettono una forza esterna e indipendente dalla Materia pura e semplice si sono mostrate tutte erronee. Esse non spiegano, e non possono spiegare nulla, e molti dati scientifici si sono così dimostrati antiscientifici. 'L’Etere produce il suono' si dice nei Purana e si ride di questa affermazione. Il suono è il risultato delle vibrazioni dell’aria, ci correggono. E che cos’è l’aria? Potrebbe essa esistere se non ci fosse nello spazio un mezzo eterico a sostenere le sue molecole? Le cose stanno semplicemente così. Il Materialismo non può ammettere l’esistenza di qualcosa al di fuori della Materia perché accettando una Forza imponderabile – la sorgente e la prima di tutte le Forze fisiche – si accetterebbero virtualmente altre Forze intelligenti, e questo porterebbe la scienza molto lontano. Poiché essa dovrebbe accettare come conseguenza logica la presenza nell’uomo di un potere ancora più spirituale, del tutto indipendente, una volta tanto, da ogni sorta di Materia nota ai fisici. Invece, all’infuori di un ipotetico Etere dello Spazio e dei corpi fisici grossolani, l’intero Spazio sidereo e invisibile, agli occhi dei Materialisti, è un illimitato vuoto in Natura: cieco, non intelligente, inutile".

Link al libro: https://www.eti-edizioni.it/classici/693-la-dottrina-segreta-vol-3-cosmogenesi-.html