Rivista Italiana di Teosofia

Rivista Italiana di Teosofia

È uscito il numero di maggio-giugno della Rivista Italiana di Teosofia.

L’editoriale, a firma del direttore Antonio Girardi, porta il titolo “Riscoprire il valore della letteratura teosofica, anche italiana”.

La letteratura teosofica rappresenta qualcosa di molto importante negli studi sull’Antica Saggezza e l’autore sottolinea quanto sia importante il contributo iniziale, a fine Ottocento, di Helena Petrovna Blavatsky, con i suoi testi che rappresentano la pietra d’angolo per la conoscenza del pensiero teosofico. Questo senza trascurare la positività anche della letteratura successiva, talora con scopi più divulgativi; si pensi in proposito ad Annie Besant e a Charles Webster Leadbeater.

Girardi porta l’attenzione del lettore anche sugli autori italiani, citando in particolare Edoardo Bratina, Bernardino del Boca, Silvano Demarchi e Livia Lucchini. Da tenere anche in particolare considerazione il contributo di alcuni teosofi in ambito scientifico, come nel caso di Maria Montessori, Roberto Assagioli e Ottone Penzig.

L’editoriale si conclude con una citazione tratta dal volume Perché siamo infelici del prof. Sante Di Gangi, che si conclude con queste parole: “Dobbiamo dunque ricordare che più che un diritto, essere felici è un dovere, poiché solo quando siamo felici noi possiamo dare felicità agli altri”.

La Rivista contiene, fra gli altri, gli articoli "L’8 di maggio" di pier Giorgio Parola e "H.P.B. in Tibet" di Pedro Oliveira.

L’articolo di Pier Giorgio Parola - teosofo che rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per lo studio della letteratura teosofica delle origini, con particolare riguardo alle opere di Helena Petrovna Blavatsky - ricorda l’origine della ricorrenza con cui, l’8 maggio di ogni anno, viene ricordata la principale pioniera della Società Teosofica. Fu il Presidente internazionale della S.T. Henry Steel Olcott a promuovere l’iniziativa, che assunse la denominazione di “giorno del Loto Bianco”.

Parola ricorda che H.P. Blavatsky aveva affermato: “Non seguite me né la mia via, ma la via che vi indico”, precisando che: “La vita è costruita dal sacrificio dell’individuo a favore del tutto. Ogni cellula di un corpo vivente deve sacrificarsi per la perfezione del tutto, altrimenti la malattia e la morte danno una lezione”.

L’articolo di Pier Giorgio Parola merita la lettura integrale, che trova un suo momento particolarmente significativo nelle parole: “Il simbolo del loto ricorda sì la figura di Helena Petrovna Blavatsky, una donna straordinaria, ma soprattutto il fatto che mentre le forme esteriori della sua manifestazione sono svanite, resta la sua opera, restano i simboli di realtà invisibili come punti focali per l’interazione delle forse interiori”.    

L’articolo di Pedro Oliveira invece fornisce un accurato approfondimento sul tema della presenza in Tibet di Madame Blavatsky, esperienza centrale nella vita e nell’opera della grande teosofa. Comprendere a fondo questo aspetto significa cogliere anche la portata dei suoi contatti con alcuni Mahatma e l’importanza di aver potuto accedere direttamente a fonti di una saggezza perenne che ha origini pre-buddhiste. 

Oliveira sottolinea come “il successo della nuova iniziativa - la Società Teosofica e la diffusione della Teosofia - fu basato in non piccola misura sull’addestramento occulto di H.P.B. La preparazione non poteva essere condotta in nessun’altra nazione e richiedeva la sua presenza fisica in quell’isolata Regione in cui i Maestri vivevano”.

Approfondire il significato del rapporto di Blavatsky con il Tibet e i Mahatma significa anche cogliere appieno la portata dei suoi scritti e del suo straordinario contributo all’evoluzione dell’umanità. 

Scrive ancora l'autore: “Il legame con i Maestri di saggezza, che H.P. B. incarnò, non muore. Esso illumina molte vite, conforta molte anime e fornisce energia a un movimento spirituale globale. Lei vive fra noi come essenza della Teosofia messa in pratica”.

Ricordiamo che questi articoli sono disponibili nella sezione "Spunti di riflessione" del sito della Società Teosofica Italiana (https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/spunti-di-riflessione/,6).

La parte finale della Rivista è, come di consueto, ricca di testimonianze, informazioni, recensioni.

Link alla Rivista: https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/rivista-italiana-di-teosofia/,446

Per abbonarsi: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html

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