Rivista Italiana di Teosofia

Rivista Italiana di Teosofia

È uscito il numero di luglio-agosto della Rivista Italiana di Teosofia.

L’editoriale propone una lettura e commento del Padre Nostro, curata dal prof. Gaetano Mollo, docente emerito di pedagogia generale dell’Università di Perugia e Socio del Gruppo Teosofico Umbro.

Le parole della celebre preghiera cristiana, l’unica proposta direttamente da Gesù, vengono accompagnate da una riflessione di tipo filosofico e profondamente umano. 

La lettura di questo editoriale forma un tutt’uno ma per coglierne l’afflato riportiamo, come esempio, il commento alla frase “Che sei nei cieli”; scrive Gaetano Mollo: “Padre che sei dappertutto: nell’atomo, in noi, nelle galassie. Legge che sei dispiegata e manifesta in tutto l’universo. Legge che manifesta il principio di ordine e giustizia di cui sei costituito. Legge che ci spetta di scoprire con la scienza, dopo averla accolta con la fede. Legge di armonia universale. Legge di ordine cosmico. Legge generatrice della vita. Legge che pulsa dappertutto”.

I testi e le preghiere delle grandi religioni storiche svelano significati arcani e per certi versi esemplari. L’essere umano di buona volontà sa leggere tutto questo non solo con la mente ma anche con il cuore.

La Rivista contiene, fra gli altri, gli articoli “Muoversi nel senza tempo” di Tran-Thi-Kim Dieu e “Teosofia e neuroscienze, tra tecnologia e comunicazione” di Graziella Ricci.

L’articolo di Tran-Thi-Kim Dieu, già Presidente della Federazione Teosofica Europea, accompagna il lettore in una profonda analisi sul tema del tempo, anche nel suo significato psicologico. 

La premessa da cui parte l’autrice è che “gli esseri umani sono tutti prigionieri del tempo. Le preoccupazioni quotidiane, le nostre e quelle degli altri, funzionano come un acceleratore dei nostri pensieri. Ci lasciamo facilmente condizionare da questo turbinio al punto che rischiamo d’inciampare e perdere la direzione del cammino della vita”.

Dopo aver approfondito il tema della cronologia del tempo e della sua soggettività dal punto di vista psicologico, Dieu approfondisce il tema della coscienza e della sua continuità, arrivando alla conclusione che “muoversi nel senza tempo significa quindi vivere a livello della coscienza più profonda (o più elevata) ossia con bontà e compassione, perché non c’è più autoidentificazione della coscienza di sé ma si tratta di vivere secondo l’ordine naturale dell’Universo o Rita, dal quale poi deriva l’etica”. 

Invece la teosofa milanese Graziella Ricci, forte dei suoi studi e approfondimenti nel campo della comunicazione e delle neuroscienze, sviluppa nel suo articolo una indagine di vasto spettro culturale sul tema del rapporto fra Teosofia e neuroscienze.

L’autrice parte dall’analisi del filosofo Eric Sadin e dalla sua lapidaria affermazione “Siamo predatori, schiavi degli algoritmi. Non ci salverà la tecnologia ma la condivisione”.

Ricci mette anche in guardia il lettore dai pericoli di un uso inappropriato del metaverso, sottolineando come questa apparente realtà porti “verso una schiavitù digitale futura”. L’invito è chiaro: “Ciascuno, nel suo piccolo, se ha capito il pericolo di un futuro quasi totalmente digitale, dovrebbe impegnarsi a far capire agli altri l’importanza della comunicazione in presenza, svegliare in loro il discernimento per attivare il distacco dalla schiavitù digitale. Certamente non i può tornare indietro, ma far capire che l’eccesso di tecnologia e di esperienza immersiva appiattisce la mente e toglie libertà di pensiero sarebbe salutare”.

La parte conclusiva dell’articolo riprende il pensiero di Jiddu Krishnamurti e la sua affermazione: “Ciò che è essenzialmente amore e compassione e morte, è quell’intelligenza che è creazione. C’è creazione quando ci sono anche gli altri due elementi, la morte e l’amore. Tutto il resto è invenzione”.

Ricordiamo che questi articoli sono disponibili nella sezione "Spunti di riflessione" del sito della Società Teosofica Italiana (https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/spunti-di-riflessione/,6).

La parte finale della Rivista è, come di consueto, ricca di testimonianze, informazioni, recensioni.

Link alla Rivista: https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/rivista-italiana-di-teosofia/,446

Per abbonarsi: https://www.eti-edizioni.it/collane-libri-e-dvd/770-rivista-italiana-di-teosofia.html