Rivista Italiana di Teosofia

Rivista Italiana di Teosofia

È uscito il numero di novembre-dicembre 2023 della Rivista Italiana di Teosofia.

L’editoriale del numero di novembre-dicembre 2023 riprende un testo, a firma del direttore Antonio Girardi, pubblicato nel mese di dicembre 2007 dalla stessa Rivista, con il titolo “Natale di Fratellanza”.

In un momento così difficile per tutta l’Umanità, con le molte guerre in corso e le innumerevoli disarmonie che provocano lutti e sofferenze a dismisura, riflettere sul significato del Natale e del suo collegamento con un sentire fraterno appare non solo una possibilità ma anche un dovere morale.

Per Girardi il Natale è sì un ricollegarsi al ricordo e al significato religioso della festa, ma è anche “il momento del sogno lucido, che prepara il tempo che viene l’azione amorevole a beneficio di tutti gli esseri e il fiorire della consapevolezza interiore, anch’essa rappresentata dal Bambino”. 

Per l’autore “quello del Natale è sempre un tempo ricco di opportunità, di sempre maggiori possibilità sia di comprensione della differenza fra l’io della personalità e e il Sé dell’anima sia di superamento degli spazi di indifferenza che ci separano dagli altri”.

Natale: una grande possibilità di uscire dal labirinto delle illusioni. 

La Rivista contiene, fra gli altri, gli articoli "Il Sentiero senza fine" di Tim Boyd e "La Teosofia pratica di Radha Burnier" di Deepa Padhi.

Nella sua riflessione sul tema Tim Boyd, Presidente Internazionale della Società Teosofica, riprende un’affermazione di Helena Petrovna Blavatsky: “È cosa relativamente facile diventare teosofi. Ogni individuo di media capacità intellettuale, che abbia una tendenza per la metafisica, conduca una vita pura, altruistica, che trovi una gioia maggiore nell’aiutare il prossimo piuttosto che nel ricevere aiuto, un individuo sempre pronto a sacrificare i propri piaceri per la causa altrui e che ami la Verità, la Bontà e la Sapienza per loro stesse e non per il beneficio che possono arrecare, un individuo siffatto è un teosofo”.

Naturalmente ciò che viene dichiarato come cosa facile da H.P.B. può apparire più complicato e difficile all’essere umano che intraprende un sentiero spirituale.

Quel che più conta in realtà è proprio la decisione di iniziare un cammino che ci porti verso la consapevolezza, lungo un Sentiero senza fine.

Boyd nella sua riflessione illustra anche contenuti tratti da alcune fonti preziose, quali il “Lam Rim”, corpo di insegnamenti di saggezza tipici del buddhismo Tibetano, il libro “Ai Piedi del Maestro”, scritto da un giovanissimo Jiddu Krishnamurti, “La Luce sul Sentiero” di Mabel Collins e la “Bhagavad Gita”.

La conclusione è lasciata a questa citazione da Albert Einstein: “La più bella esperienza che possiamo vivere è il mistero. È l’emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza”.

Invece nel suo articolo Deepa Padhi, Vice-Presidente Internazionale della Società Teosofica, tratteggia con grande sensibilità la figura di Radha Burnier, che fu a lungo la Presidente Internazionale della S.T. 

Lo fa collegando l’opera della grande studiosa e infaticabile paladina del pensiero teosofico a uno degli aspetti fondamentali della Teosofia: quello pratico, che si affianca a quello legato alla conoscenza. Burnier affermava infatti che “i nostri studi devono avere un valore pratico, si devono manifestare nelle nostre relazioni, pensieri e atteggiamenti con gli altri; dovrebbero essere un esempio di come il mondo intero possa essere una famiglia nella quale c’è un reciproco incoraggiamento e supporto in occasione di difficoltà psicologiche, morali e fisiche”.

Per Padhi è tempo che gli esseri umani comprendano qual è il loro ruolo nel tutto dell’universo, superando la percezione sbagliata di essere “superiori” agli altri e ai vari regni della natura, avendo inoltre cura degli animali e delle piante, dei minerali e, naturalmente, di tutti coloro che soffrono.

Ed è proprio per questo - come ha insegnato Radha Burnier - che “la trasformazione personale non può essere fatta solo da sé, ma necessita degli altri sé, perché è per mezzo delle relazioni che il nostro sviluppo è possibile”. E per Deepa Padhi dunque “La Teosofia è la filosofia della solidarietà, dell’inclusione. Amore, compassione, sacrificio, empatia - tutto emerge dalla solidarietà o dall’inclusività”.

Ricordiamo che questi articoli sono disponibili nella sezione "Spunti di riflessione" del sito della Società Teosofica Italiana (https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/spunti-di-riflessione/,6).

La parte finale della Rivista è, come di consueto, ricca di testimonianze, informazioni, recensioni.

Link alla Rivista: https://www.teosofica.org/it/materiale-di-studio/rivista-italiana-di-teosofia/,446

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